Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ambizioni chiare per Dina Ravera, founder e ceo di Destination Italia. Nei giorni scorsi senza tanti giri di parole ha detto: “Vorrei che Destination diventasse l’Alpitour dell’incoming”.
Nel mercato manca infatti un grande player catalizzatore, mentre vi sono decine di piccole e medie imprese che solcano da anni un settore capace di regalare un buon ritorno economico.
Ravera con questa dichiarazione ha svelato le intenzioni di Destination Italia per le prossime stagioni, sottolineando inoltre che attualmente in Italia “vi sono tanti piccoli soggetti, ma noi abbiamo l’ambizione di diventare il protagonista in grado di indirizzare i flussi turistici”. Ecco perché ha fatto riferimento ad Alpitour, che può immettere e gestire nell’industria turistica un magazzino di offerte molto pesante.
Verso la fascia alta
Nei mesi scorsi la stessa Ravera aveva dichiarato di puntare a una fascia di mercato alto spendente, la stessa fascia che rincorrono tutti da qualche stagione. Grazie alla forte ripresa del traffico turistico verso l’Italia, abbiamo assistito a una crescita marcata del prezzo medio. Con il mercato statunitense in prima fila, per presenze e soprattutto redditività.
Il ceo della società si era espressa su questo tema spiegando che per Destination gli Usa sono il mercato di riferimento, “visto che valgono il 40% delle presenze. Credo che l’apertura della nostra sede a New York si sia rivelata un’ottima scelta”. Ora, con la stagione estiva ormai alle porte, Ravera ha puntato al bersaglio grosso e quel riferimento ad Alpitour la accompagnerà per lungo tempo...