Il commento del direttore
Remo Vangelista
Scatterà a partire da luglio e durerà fino a dicembre lo 'sconto' sui contributi previdenziali che andrà a tagliare il cosiddetto cuneo fiscale, cioè la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto effettivamente ricevuto dal dipendente come netto in busta. Il decreto legge approvato ieri, lunedì primo maggio, durante il Consiglio dei ministri prevede un taglio di quattro punti percentuali sulle retribuzioni fino a 35mila euro lordi all'anno.
Lo 'sconto' si va ad aggiungere al taglio di 3 punti percentuali per gli stipendi sotto i 25mila euro e di 2 punti per quelli da 25 a 35mila euro previsti dall'ultima legge di Bilancio.
Secondo i calcoli riportati da corriere.it il netto in busta, per le fasce interessate, potrebbe arrivare a 100 euro.
Il taglio non avrà effetti sulla pensione, dal momento che la quota 'scontata' sarà versata all'Inps dallo Stato.
Per rifinzanziare la misura il prossimo anno l'intenzione è quella di usare i 3,5 miliardi di euro di scostamento di bilancio autorizzati dal parlamento.