Il commento del direttore
Remo Vangelista
È un'onda che non si ferma: la passione degli italiani per il Giappone continua a spopolare in agenzia di viaggi, portando ricavi a tour operator, dmc e compagnie aeree. E oltre a Tokyo, Kyoto e le mete più classiche, i viaggiatori nostrani iniziano a chiedere tour insoliti, esperienze autentiche che esulano dalle solite rotte.
La conferma arriva dalla prima tappa del roadshow Giappone, organizzato dall'Ente Nazionale del Turismo Giapponese (JNTO) con il supporto logistico di TTG Travel Experience, che ha radunato a Milano l'ente del turismo nipponico e un parterre di fornitori per presentare l'offerta sulla destinazione a 80 adv.
Nuove destinazioni
"Il mercato italiano ha un alto potenziale - spiega Hideki Tomioka, neo direttore esecutivo dell'Ente Nazionale del Turismo Giapponese -: ora puntiamo a far conoscere anche zone meno note e a coinvolgere nuovi target emergenti, come quello delle famiglie". I numeri lo confermano: da gennaio ad agosto gli arrivi dall'Italia sono aumentati del 21%, un trend di crescita ininterrotta dal 2010.
Il parere dei fornitori
Lo dicono anche operatori presenti: secondo Alice Tartara, responsabile Far East, China and Japan di Alidays, "ora iniziamo ad avere i repeaters, che chiedono cose diverse".
I viaggi di nozze rimangono il target principale ma, sottolinea Ico Inanc, managing director di Il Viaggio, "noi lo vendiamo molto sulla fascia alta di mercato".
Infatti, dice Hiroko Nakano, outbound division supervisor della dmc Hankyu Travel International, "abbiamo appena lanciato sei minitour dedicati a esperienze particolari: vogliamo mantenere la crescita delle richieste sul Giappone ancora a lungo".
Il volo diretto
Manca il volo diretto dalla Penisola ma, suggerisce Viviana Reali, manager Italy di Ana, "noi spingiamo per averlo: tra due anni si apriranno degli slot all'aeroporto di Tokyo Haneda, vedremo". O. D.