La Croazia cresce: Zagabria a +10 per cento

Destagionalizzazione e segmentazione dell’offerta: grazie a questo binomio la Croazia mette a segno un altro risultato importante, sfiorando nel 2018 i 19,7 milioni di visitatori, in crescita del 6,5 per cento rispetto all’anno precedente.
Numeri positivi che si riflettono anche nell’andamento del mercato italiano, che occupa le prime posizioni insieme a quelli statunitense e tedesco. “L’anno scorso abbiamo superato un milione 177 mila arrivi dall’Italia, in incremento del 3 per cento” commenta soddisfatta la direttrice per l’Italia dell’ente nazionale croato per il turismo, Viviana Vukelic (nella foto). In progressione anche i pernottamenti di nostri connazionali, lievitati dell’1,5 per cento fino a superare quota 5 milioni 328 mila.

Zagabria da record
Punta di diamante la città di Zagabria, che nel 2018 ha totalizzato un numero record di visitatori italiani, in aumento del 10 per cento sull’anno precedente.

Offerta differenziata
“Il segreto di questi buoni risultati risiede nella differenziazione dell’offerta, con un sempre maggiore spazio riservato alle proposte culturali grazie anche alla promozione dei nostri siti Unesco, ma anche alle potenzialità  legate a cicloturismo, vacanza attiva, enogastronomia, Mice, salute e benessere. Tutti segmenti chiave che  vanno ad associarsi alla proposta balneare che rappresenta sempre un nostro punto di forza”. Da sottolineare in questo senso anche l’elezione di Rijeka a capitale europea della cultura nel 2020.

Trade in primo piano
Per sostenere la crescita, oltre alla costante attività promozionale realizzata dall’ente in Italia, che prevede fra l’altro momenti di formazione per le agenzie di viaggi ed eventi, in primo piano anche alcune importanti novità, come l’apertura della nuova Marina Aci a Rovigno,  che offre soluzioni tecnologiche all’avanguardia in un contesto ottimale per il turismo nautico.
Inoltre, nel 2019 verrà investito circa un miliardo di euro in infrastrutture alberghiere a Zagbria, Rovigno, Porec, Motovun -  nell’entroterra istriano -, Split, Hvar, Dubrovnik e Opatija.

Isabella Cattoni

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