Il commento del direttore
Remo Vangelista
I contagi da Covid-19 negli Usa continuano a correre e l’Europa dice no ai viaggi per turismo degli statunitensi non vaccinati. A essere rimossi dalla lista delle provenienze considerate sicure non sono solo gli Usa, ma anche Libano, Montenegro, Kosovo, Nord Macedonia e Israele. Quest'ultimo, il più veloce nella campagna vaccinale della prima ora, adesso è ripiombato nell'emergenza sanitaria, principalmente a causa del rapido diffondersi della variante Delta.
Da qui - come spiega Ansa - la decisione dell’Ue, che cerca di arginare il diffondersi dell’infezione raccomandando ai suoi 27 Paesi di reintrodurre le restrizioni ai viaggi per turismo di quanti arrivano da questi Paesi senza essere vaccinati.
Cambia lo scenario
L’infezione, però, si sta diffondendo anche in Europa a causa della variante Delta - ora segnalata in 50 Paesi europei su 53 -, ma anche dell’allentamento delle misure di sanità pubblica e dell'impennata dei viaggi estivi. Inoltre, come segnala l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sta rallentando pericolosamente anche il ritmo delle immunizzazioni nel Vecchio Continente. Il direttore per l'Europa, Hans Kluge, ha messo in guardia rispetto al calo dei vaccini, che secondo proiezioni ritenute affidabili rischiano di far salire l'asticella dei morti a 236mila in più entro dicembre.
“Alcuni Paesi stanno cominciando ad avere un carico crescente sugli ospedali e più vittime - ha avvertito Kluge -. La scorsa settimana c'è stato un aumento dell'11% nel numero dei decessi e nel frattempo le vaccinazioni “sono diminuite del 14%”.