Il commento del direttore
Remo Vangelista
Parigi si sta avvicinando ai numeri pre-pandemia.
“Finalmente il turismo nell'Île-de-France è ripartito - spiega il presidente della regione Valérie Pécresse nell’intervista riportata da L’Echo Touristique -. L'attività è persino accelerata da aprile per tornare in estate a livelli quasi simili a quelli dell'estate del 2019". Con uuna precisazione: "il 60% dei turisti sono francesi e solo il 40% internazionali, americani o europei, la maggior parte dei quali britannici, tedeschi, spagnoli , italiani, belgi e olandesi”.
Nel primo semestre dell’anno “Manca ancora il 30% di clienti internazionali, principalmente per l'assenza di turisti asiatici, soprattutto cinesi”. Questa assenza ha pesato sui ricavi, in calo del 30% rispetto alla prima metà del 2019, pari a 7 miliardi di euro, come riportato dal Comitato regionale del turismo di Parigi Ile-de-France.
Nella prima metà dell'anno gli arrivi in hotel dei turisti americani sono diminuiti del 24% (949mila) rispetto al 2019, seguiti da quelli degli inglesi, in calo del 19% (737mila). La crisi sanitaria ha fatto perdere al settore turistico dell'Ile-de-France “30 miliardi di euro in due anni eppure le aziende hanno resistito allo shock, aiutate dallo Stato e dalla regione”.
In generale, nei primi sei mesi del 2022 circa 18,2 milioni di turisti si sono recati a Parigi e nell'Ile-de-France, ovvero il 23% in meno rispetto alla prima metà del 2019. E nei musei o alla Reggia di Versailles il calo è stato del 30%. Il numero di turisti internazionali è diminuito del 42% a 7,4 milioni. Minore il calo per i turisti francesi (-22%), che sono stati 10,8 milioni.
Tra i visitatori internazionali alcuni sono addirittura arrivati in numero maggiore rispetto all'estate 2019, in particolare italiani (+33%) e spagnoli (+8%), cresciuti nel periodo di giugno-luglio.
L'autunno rimane incerto. Per quanto riguarda le previsioni sulle prenotazioni negli aeroporti parigini in settembre, restano inferiori del 26% rispetto al 2019.