Il commento del direttore
Remo Vangelista
Anche la Francia, come il nostro Paese, incomincia a tirare le somme di una stagione che si preannuncia come quella della ripresa definitiva per l’inbound nel Paese. In base alle analisi di Atout France in questi mesi l’attività turistica sta eguagliando e, in certi casi, superando le performance registrate nel 2019, nonostante quelli che definisce gli "elementi contestuali" negativi: tra gli altri l’ondata di caldo, il contesto pandemico e le difficoltà nel reperimento del personale.
Il ritorno dei mercati internazionali
Il tanto atteso ritorno dei clienti internazionali è uno dei fattori più eclatanti dell'inizio dell'estate e, osserva l’ente del turismo, il trasporto aereo ne beneficia direttamente e "sta vivendo una forte accelerazione: arrivi e prenotazioni in aumento assicurano una bella estate". Anche Sncf si prepara a "presenze record", con 22 milioni di biglietti ferroviari venduti per luglio e agosto, che corrispondono a un aumento del 10% rispetto al 2019.
Ma i turisti stranieri non sono tornati solo negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. Durante il mese di luglio, infatti, olandesi, belgi e tedeschi hanno fatto il loro grande ritorno nei campeggi francesi e costituiscono il podio dei clienti stranieri nell’extralberghiero. Atout France sottolinea anche il "ritorno molto marcato" della clientela britannica.
In crescita gli indicatori alberghieri
Anche gli hotel tradizionali, spiega l’Echo Touristique, beneficiano del ritorno dei turisti stranieri. "I tassi di occupazione sono migliorati anche a Parigi e ora sono solo leggermente al di sotto dei livelli pre-pandemia: -3,6% per Parigi e -4,9% per la Francia al di fuori dell'Ile-de-France. Tuttavia gli indicatori economici come il prezzo medio e il revPar stanno registrando performance positive secondo Atout France.