Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’inflazione non sta influendo negativamente sull’incoming in Europa, la cui ripresa sta mantenendo il suo slancio nonostante i venti contrari dell’economia. Questo il risultato dell’ultimo rapporto della European Travel Commission (Etc) che, per il secondo trimestre del 2023, registra un incremento costante di arrivi soprattutto dagli Stati Uniti, principale mercato emissore per l’Europa.
Il risultato è che, oggi, il continente ha raggiunto circa il 95% del livello di turisti internazionali toccati nel 2019. Segno che, sebbene l’aumento dei costi abbia avuto ripercussioni sul portafoglio dei potenziali viaggiatori, le spese di viaggio hanno ancora la priorità rispetto ad altre spese discrezionali.
Ora la questione, come spiega Miguel Sanz, presidente di Etc, è come riuscire ad affrontare e gestire al meglio l’exploit di richiesta internazionale, senza ricadere nell’overtourism: “È incoraggiante vedere la ripresa positiva degli arrivi di turisti internazionali nella prima metà del 2023 - ha commentato a eTurboNews -. Ora le strategie turistiche devono supportare le destinazioni nell'affrontare il sovraffollamento, diffondendo al contempo i benefici del turismo nelle aree meno frequentate. L’industria dei viaggi può e deve essere sfruttata come forza sociale, economica e sostenibile per il bene delle nazioni”.