Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’industria israeliana del turismo si è unita allo sforzo di tutto il Paese nel cercare di far fronte all’attuale situazione di emergenza. Il Ministero del Turismo di Israele, in collaborazione con l'Israel Hotels Association e con l'Autorità nazionale per la gestione delle emergenze, si è assunto la responsabilità di assorbire gli sfollati accogliendoli negli hotel e negli ostelli della gioventù nel centro del Paese.
Il Ministero ha già procurato per gli ospiti decine di migliaia di camere che vengono assegnate alle famiglie dalle autorità locali in base alle loro esigenze. Haim Katz, ministro del Turismo, ha invitato gli albergatori a collaborare facendo ogni sforzo possibile per dare un supporto in questa situazione.
L'associazione israeliana dei tour operator sta poi offrendo tour agli sfollati che soggiornano negli hotel, per regalare loro qualche momento di serenità. Gli sforzi principali dell’associazione saranno mirati al “giorno dopo”, incoraggiando il turismo in entrata nella regione, aiutando a ricostruire le imprese turistiche e adattando il prodotto turistico nel Negev occidentale ai gruppi turistici.
L'associazione israeliana delle agenzie e dei consulenti di viaggi si è mobilitata immediatamente non appena è venuta a conoscenza degli eventi del 7 ottobre.
I membri dell'associazione hanno assicurato il ritorno degli israeliani sui voli di emergenza, aiutato con soluzioni di volo i riservisti chiamati per arruolarsi, le famiglie delle vittime e tutti i cittadini che volevano tornare in Israele dopo le centinaia di cancellazioni dei voli. Inoltre, gli uffici preposti all’organizzazione del turismo interno hanno svolto un ruolo significativo nello sforzo di collocare gli evacuati negli hotel.
L'Associazione delle agenzie di viaggi aveva già lo stesso 7 ottobre aperto un centro informazioni, fornendo agli agenti news in tempo reale su cancellazioni di volo, modifiche e voli di emergenza.
Il turismo in generale si è unito allo sforzo nazionale organizzando attività per gli sfollati che soggiornano negli hotel di Gerusalemme. Molti siti di Gerusalemme offrono l'ingresso gratuito, insieme al dipartimento del turismo che offre il trasporto gratuito dagli hotel ai siti.
L'aeroporto Ben Gurion è in funzione ininterrottamente dallo scoppio della guerra: è aperto per i decolli e gli atterraggi e fornisce servizi a tutte le compagnie aeree - israeliane e internazionali - garantendo al contempo sicurezza e protezione.
Dallo scoppio della guerra, Israir ha trasportato circa 50mila passeggeri, ha lanciato voli di salvataggio da varie destinazioni per riportare a casa cittadini israeliani, riservisti e personale di sicurezza bloccati all'estero.
Israir continua a volare verso alcune destinazioni come Larnaca, Atene, Baku, Tbilisi, Batumi e Varna, anche alla luce del fatto che le compagnie aeree straniere hanno sospeso i voli per Israele.