Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Slovenia, che celebra i 20 anni dall’ingresso nell’Unione europea, ha deciso di dedicare il 2024 alla cultura.
“L’essere posti al centro dell’Europa, in uno spazio che nei millenni è stato crocevia per numerose popolazioni, ha fatto sì che il nostro Paese possa oggi vantare un patrimonio artistico e culturale ricchissimo ed eterogeneo – afferma Aljoša Ota (nella foto), direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia -. La nostra proposta turistica si declina su un’offerta culturale che conta circa 100 festival, oltre 50 tra musei e gallerie e circa 30 istituzioni nel settore della musica e del teatro. E, ancora, castelli e palazzi preziosi e intatti: ne abbiamo a centinaia”.
Eventi in primo piano
A partire da adesso, quindi, e per i prossimi due anni, sarà data molta attenzione all’impulso culturale in Slovenia, il tutto in previsione del 2025, quando Nova Gorica sarà, insieme a Gorizia, la Capitale Europea della Cultura.
Tra gli eventi culturali in evidenza: la 28esima edizione della Biennale del Design Industriale, a Lubiana la 40esima edizione della Fiera del Libro slovena, e poi ancora il Ment di Lubiana, giunto alla sua decima edizione, un raduno internazionale di artisti musicali giovani ed emergenti, che va ad aggiungersi a numerosi concerti di musica classica e moderna, spettacoli teatrali, balletti e danza moderna.
Da non dimenticare, infine, il famoso Pust, il nome locale del Carnevale, il più importante dei quali è il tradizionale festival Kurentovanje a Ptuj, iscritto anche nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
In termini di arrivi, l’Italia è tra i primi 3 Paesi a livello internazionale, insieme ad Austria e Germania.