Pioggia di tasse
sul turismo
Viaggiare
a caro prezzo

Un po’ per cercare di arginare l’ormai famoso overtourism, un po’ per fare cassa. Probabilmente è duplice il volto della valanga di nuove tasse che a ogni latitudine sta piovendo sul turismo. Che, del resto, ha dimostrato di essere tra i settori in grado di riprendersi più rapidamente, considerando il ritmo di crescita delle ultime stagioni.

Le autorità di diverse parti del mondo sembrano non volersi perdere l’occasione di incrementare le entrare del turismo per le casse pubbliche. E, quando ancora resistono gli ultimi scampoli d’estate, sono già al lavoro sulle imposte a carico dei viaggiatori.

Partendo da casa nostra, il ‘caso Venezia’ ha sicuramente tenuto banco; ma la tassa per entrare nella città lagunare nei giorni più affollati potrebbe presto raddoppiare, passando da 5 a 10 euro.

Triplica invece, dall’altro capo del mondo, la tassa di ingresso per i turisti in Nuova Zelanda, che sale da 35 a 100 dollari. L’obiettivo sarebbe quello di far contribuire i viaggiatori in arrivo al miglioramento dei servizi di cui essi stessi andranno a usufruire.

Alle Hawaii invece starebbe per arrivare la ‘climate tax’, ovvero 25 dollari a carico dei turisti ingresso, con l’obiettivo di preservare l’arcipelago dai danni ambientali dovuti proprio dai visitatori.

Crociere nel mirino

Ma a essere finito sotto i riflettori sono in particolare i crocieristi. Barcellona ha deciso di incrementare l’importo a carico dei visitatori che arrivano con i giganti del mare e si fermano meno di 12 ore in città.

E la Grecia non è da meno, dal momento che il premier Kyriakos Mitsotakis ha annunciato un balzello di ingresso da 20 euro per i crocieristi che scenderanno a Mykonos e Santorini.

Sul fronte delle tasse sul turismo, anche lUnione europea si allinea: chi visiterà un Paese dell’area Schengen dall’estate 2025 dovrà richiedere l’esenzione dal visto facendo la domanda online e pagando 7 euro. Il nuovo provvedimento comprenderà quindi anche i britannici e riguarderà i viaggi in tutti i Paesi dell’area Schengen.

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