Uk, è polemica
sull’aumento
del costo dell’Eta

Si apre lo scontro nel Regno Unito tra il Governo e l’industria dei viaggi. Non piace la proposta del Ministero dell’Interno britannico di aumentare del 60% il costo dell’Eta. La tassa per il rilascio dell’autorizzazione elettronica - da poco entrata in vigore per i Paesi extra Ue e dal prossimo aprile obbligatoria anche per i viaggiatori europei - potrebbe infatti passare da 10 a 16 sterline, circa 18 euro.

Il direttore della Iata, Willie Walsh, ha definito la proposta “sconcertante”. “Se implementato - ha dichiarato in una nota Walsh - l’aumento sarebbe un colpo autoinflitto alla competitività turistica del Regno Unito”. Walsh ha rimarcato inoltre come “il costo aggiuntivo si aggiungerebbe all’Air Passenger Duty, che a sua volta aumenterà di nuovo ad aprile”.

“È tempo che il Governo del Regno Unito veda il quadro generale - ha continuato il d.g. Iata -. Ha tutto da guadagnare nel rendere il Paese una destinazione di viaggio più competitiva in termini di costi”.

Agenzie contrarie

Contro l’aumento anche una delle più grandi rete di agenzie Uk: Advantage Travel Partnership. “È deludente vedere il Governo aumentare il costo dell’Eta prima ancora che sia completamente lanciato”, ha affermato Julia Lo Bue-Said, ceo di The Advantage Travel Partnership, rimarcando che “senza un buon incoming, non si può avere un buon outbound”.

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