Vendere detersivi e vendere viaggi sono due cose diverse: non foss’altro perché non c’è niente di più “fisico” del fustino di detersivo e di più “astratto”...
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
Fto lancia l’allarme sul comparto dei bus turistici, uno dei settori strategici del settore e fondamentale anche per il turismo organizzato. “Le condizioni in cui si trovano a lavorare oggi rappresentano un handicap per l’incoming ma pure per i pacchetti Italia su Italia – evidenzia in direttore nazionale Gabriele Milani -. Un problema complesso che ha bisogno di risposte a tutti i livelli istituzionali, dal governo centrale alle amministrazioni comunali”.
Tra i nodi che affliggono il comparto una cronica carenza di autisti a causa dei costi legati all’acquisizione delle patenti idonee, le lungaggini nelle procedure autorizzative per l’ingresso dei mezzi nelle località più richieste da chi viaggia e l’instabilità delle ordinanze sulla viabilità. “Un caos che non consente la giusta programmazione degli investimenti e dell’offerta e che manda in fumo pacchetti e promozioni che vengono commercializzati all’estero” aggiunge Milani.
“Servono allora politiche meno improvvisate e non pensate soltanto per il visitatore occasionale della domenica e per far quadrare i conti dei Comuni – conclude il direttore -. Si tratta di un nodo scoperto nell’ambito dei servizi turistici: pensiamo pure ai viaggi di istruzione o ai pacchetti dedicati alla terza età. Un tassello che, nel mosaico della mobilità urbana, va rivisto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini assieme a quello dei taxi e degli ncc e sul quale ci aspettiamo provvedimenti sia dal governo nazionale sia dalle autonomie locali”.