Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una significativa inversione di tendenza, anche in Italia. Sulla scorta di quanto sta già avvenendo su altri mercati internazionali, anche gli italiani tornano in agenzia di viaggi. Un trend importante, che al web e alla digitalizzazione preferisce il contatto umano, la consulenza e soprattutto la garanzia di un referente ‘fisico’. Se è doveroso operare dei distinguo per fasce d’età - Millennials e Generazione Z ancora faticano a rivolgersi alla distribuzione organizzata - è altrettanto vero che gli adv devono saper capitalizzare il vantaggio facendo leva sugli argomenti giusti. Quali sono questi argomenti? TTG Italia è entrato in agenzia e ha chiesto ai protagonisti di raccontare ‘quel che fa la differenza’.
Esperienza e credibilità
Una delle variabili di maggior peso è quella legata all'esperienza di chi di questo mestiere ha fatto una scelta di vita. Una qualità che solo anni di lavoro possono far emergere, una dote che non può essere rimpiazzata dal web. “Il provare direttamente le strutture ci consente di riportare le nostre impressioni”, spiega Alberto Bolognesi, titolare di Home & Away (Pavia). “Il valore aggiunto delle nostre agenzie è che abbiamo visitato le destinazioni che proponiamo - aggiunge Chiara Zampogna, amministratore di Taver Viaggi (Milano) -. Il nostro impegno è conoscere i prodotti che suggeriamo ai clienti, è questo che in generale fa comunque la differenza quando si sceglie un bravo adv”.
Sicurezza e tranquillità per il cliente
Partire in vacanza senza incorrere in spiacevoli inconvenienti. Un punto cruciale che rende un'agenzia di viaggi un riferimento indispensabile. “Le adv non smetteranno mai di esistere, perché internet può essere anche fonte di malintesi e truffe”, chiarisce Massimo Ferrara, titolare di Freelander Viaggi (Napoli). “Si tratta di sicurezza - ribatte Elisabetta Makuc, titolare di K'un Lun Viaggi (Gorizia) - sai a chi dai i tuoi soldi, ci sono le assicurazioni che tutelano il consumatore anche in caso di fallimento. È la serietà il valore aggiunto dell’adv”.
Il fattore umano e il prezzo
“La discriminante è sempre il fattore umano. Il web ti propone tantissimo, ma poi devi avere la capacità di filtrare”. Sono queste le parole con cui Claudia
Genovesi, titolare di Anicia Viaggi (Palestrina, RM) spiega il suo punto di vista. “Se entri nella mia agenzia, io ti posso orientare verso la scelta migliore e spiegare anche eventuali differenze di costo rispetto a quanto trovato online”. Nel pensiero comune infatti, il viaggio acquistato in adv costa di più quando in realtà spesso le tariffe sono migliori. Lo conferma Marina Tagliavia, titolare di Tagliavia Viaggi (Palermo) che precisa come sia facile perdersi tra le offerte di internet. “La gente spesso arriva da noi dopo aver combinato dei pasticci e aver letteralmente buttato i soldi pagando un servizio a un prezzo esagerato”.
Trend ed evoluzione
Essere al passo con i tempi. Anche questo elemento è tra i punti di forza degli agenti di viaggi. “Cerchiamo di proporre viaggi e vacanze in linea con i nuovi
trend” commenta Diego Lazzaroni, titolare di Lunghe Vacanze (Milano). Ma
non si tratta solo di questo, si parla anche di capire l'evoluzione del mercato. “Adeguarsi alle esigenze dei viaggiatori è l'arma vincente che può salvare le agenzie. Parlo della necessità di avere ad esempio un portale adeguato o di essere presenti sui social - puntualizza Cristina Valdata, Valdata Tour (Alessandria): innovazione e tradizione in un mix funzionale”.
Come convincere il cliente a comprare in agenzia e non sul web?
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