Un anno con Centinaio:tutte le novità in arrivo

Non c’è una questione sulla quale non dica: “Io sono pronto, sto solo aspettando il via libera”. Gian Marco Centinaio, da un anno ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del Turismo, ha sotto mano tutti i dossier più caldi del comparto ed è pronto a dare il via alla sua svolta.

Prima azione, l'introduzione del codice identificativo per le strutture ricettive, arrivato prima dell'estate con un emendamento al decreto crescita.

Questo, come molti altri temi, è contenuto nella legge delega che in questi giorni è in esame nelle commissioni parlamentari, ma su alcuni argomenti il ministro sta cercando soluzioni più rapide e con il codice identificativo sembra averle trovate.

"Finalmente -dice Centinaio - anche l'Italia si dota di un fondamentale strumento che consentirà di migliorare l'offerta turistica. Il codice identificativo e l'iscrizione a una banca dati presso l'Agenzia delle Entrate per gli affitti brevi, e le locazioni presso strutture ricettive, consentirà di evitare eventuali evasioni fiscali o elusioni. Il nostro obiettivo era arrivare all'approvazione entro l'estate. Ce lo chiedeva tutto il mondo del turismo".


Il codice per le strutture ricettive
A lungo richiesto per inquadrare e armonizzare le strutture ricettive, anche per far emergere le eventuali sacche di irregolarità nella questione degli affitti brevi, il codice identificativo viene introdotta nel decreto crescita attraverso due emendamenti con i quali coloro che metteranno in locazione la propria abitazione dovranno dotarsi di un codice alfanumerico con cui saranno registrati all'Agenzia delle Entrate e "identificati" sulle piattaforme di intermediazione. Una novità che risponde alle resistenze dei colossi del settore, contrari all'idea che dovessero essere loro a farsi carico di questa processo di tracciamento.

Le guide turistiche
Altro tema spinoso per un settore che necessita di un riordino complessivo e che comincia a dare segni di impazienza. Segni che, per altro, arrivano anche dal ministro: “Non apro neanche il dibattito su questo tema” dice seccamente.

Pare mancare, infatti, una visione comune da parte dei diversi rappresentanti della categoria. “Ho provato a mettere tutti intorno a un tavolo – sbuffa – ma non sono stati in grado di trovare un punto di accordo. A questo punto, deciderò io in accordo con le Regioni. Io la mia idea ce l’ho, stiamo lavorando per arrivare a una mediazione con le Regioni e poi partiamo. E pazienza se qualcuno sarà scontento”.

I balneari
“Il decreto attuativo è quasi pronto”. La lunga questione che contrappone l’Italia all’Europa sulla direttiva Bolkestein sta per avere un termine, seppure ancora provvisorio. “Abbiamo mandato una lettera alla Ue per spiegare le motivazioni per le quali vogliamo prorogare ancora le concessioni, e per ora non abbiamo avuto risposta, il che può essere un segnale positivo – racconta Centinaio -. I nostri tecnici a Bruxelles ci dicono che le nostre motivazioni sembrano aver trovato terreno fertile, quindi procediamo sulla nostra strada”. Nel decreto in via di definizione trova quindi posto una proroga ulteriore di 15 anni per le concessioni demaniali per i balneari “nell’ottica di far uscire gli stabilimenti di spiaggia da quanto regolamentato dalla direttiva servizi”.

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