Il commento del direttore
Remo Vangelista
Con un investimento da 5 milioni di euro Sea ha realizzato Milano Malpensa Prime, il nuovo terminal dedicato a business e general aviation “gemello” di quello già operativo a Linate. Due piste, un parcheggio da 100 posti auto, 5 sale lounge più una per le riunioni, dogana e controlli aperti h24. Un enorme hangar da 5.000 metri quadrati, ideale per parcheggiare il proprio jet executive, e accordi esclusivi per il noleggio auto.
“Possiamo affermare di aver colmato un vuoto e risposto a una richiesta che proveniva dalla clientela Vip e non solo” sostiene Chiara Dorigotti, amministratore delegato di Sea Prime, società del gruppo che gestisce le strutture di questo particolare segmento di aviazione. In effetti i jet privati già prima potevano volare a Malpensa, atterrando al terminal 2, dove però non trovavano alcuna struttura dedicata. Che ora c’è, con un progetto firmato da One Works, che ha stretto anche un accordo con Sacbo per ridisegnare l’area a Nord dello scalo di Orio al Serio.
Nessuna concorrenza
“Con l’apertura di Malpensa diventiamo concorrenti a tanti scali del Sud Europa, in particolare della Svizzera. Dai laghi alle località sciistiche, sono numerose le destinazioni che la clientela privata può raggiungere appoggiandosi allo scalo varesino. E di certo siamo complementari, non concorrenti di Linate, che resta la soluzione ideale per il traffico business diretto a Milano città” aggiunge Dorigotti.
Ma, si sa, ormai in tutti i settori dell’aviation la parola d’ordine è “bleisure”, ossia un mix sempre meno distinguibile fra tipologie di clienti. “Serviamo facoltosi indiani, diretti a matrimoni faraonici sul lago di Como, appassionati diretti ai Gran Prix di Montecarlo, ma anche tecnici di compagnie petrolifere che usano l’aviazione generale per comodità. L’importante non è tanto fornire un servizio iperlusso, ma iperefficiente. Chi transita da questi terminal si ferma lo stretto necessario e poi prosegue. Ha bisogno di rapidità”.