Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Non si può pensare di trasmettere un’idea della Sardegna turistica basandosi esclusivamente sui prezzi praticati dal 12 al 19 agosto: in Sardegna ci sono vacanze per tutte le tasche, da aprile a novembre e l’isola non è più cara di altre destinazioni”.
Federalberghi Sardegna non ci sta all’immagine della regione che arriva da una ricerca Assoutenti, che definisce quelle del 2023 le “vacanze più care di sempre” e pone l’isola tra le mete più costose in Italia.
“Il vero problema delle vacanze in Sardegna è l’eccessiva concentrazione stagionale. Sono anni che auspichiamo una redistribuzione dei flussi turistici - ricorda Paolo Manca, presidente regionale e vice presidente nazionale dell’associazione - ancora troppo concentrati nelle settimane centrali di agosto: l’intero sistema Italia dovrebbe riprogrammare i cicli lavoro-ferie come accade in altri Paesi europei. In questo modo, con una richiesta spalmata, il mercato si livellerebbe e i prezzi sarebbero più bilanciati. Ciò consentirebbe una migliore fruizione del territorio nei diversi periodi dell’anno”.
Sul tema caro vacanze, una buona parte delle responsabilità ricade sul tema trasporti, dice Manca. “L’aumento vertiginoso dei prezzi dei voli deriva dall’utilizzo improprio della continuità territoriale che, con l’esclusiva delle rotte, ha fatto lievitare i biglietti in maniera incontrollata su Roma e Milano. A ciò si aggiungono il calo delle frequenze dal resto d’Europa e i trasporti marittimi, con le navi che da anni praticano una politica di vendita concentrata sui tour operator, penalizzando i prezzi al dettaglio”.
“Nel complesso - conclude Manca - analizzando i dati della ricerca, la Sardegna delle vacanze costa meno di altre destinazioni equivalenti per qualità, nel Mediterraneo”.