Il commento del direttore
Remo Vangelista
Prima della pandemia, il mercato italiano era tra quelli di maggior valore per il turismo australiano. Circa 75mila visitatori l'anno, soggiorni lunghi e altospendenti. "Gli italiani si posizionavano come secondo mercato per capacità di spesa", racconta Eva Seller, Regional General Manager di Tourism Australia.
"Vengono molti giovani sia per vacanza-lavoro sia per tour on the road e secondo me questo scenario, anche in futuro non cambierà". A oggi l'Australia sta implementando la cosiddetta Dreaming Phase per stuzzicare l'interesse in attesa di tornare a viaggiare, una delle iniziative è per esempio la webserie 'On the Road to Aus' dedicata all'esplorazione del territorio in 5 episodi alla scoperta dello stato del Queensland. "I punti di forza del turismo del domani saranno la natura, l'attenzione all'ambiente e nel caso dell'Australia anche il contatto con le popolazioni aborigene", conclude Seller.