Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il braccio low cost di Air France, Transavia, potrà avviare il proprio piano di espansione. Dopo una lunga battaglia, infatti, i vertici della compagnia hanno raggiunto uno storico accordo con i sindacati grazie al quale sono state determinate alcune regole che consentono di mettere a punto il programma per rilanciare in pieno la controllata.
Il primo tassello dell’intesa è stato l’eliminazione del limite sin qui fissato per la flotta, che potrà superare al soglia di quota 40 aerei senza ulteriori limitazioni. Un cambio di passo che verrà cavalcato da Air France con la crescita fino a 60 aerei nel giro di pochi anni.
Se da una parte Transavia potrà quindi guardare a nuove rotte, dall’altra dovrà attenersi ad alcune precise regole. Intanto che il proprio sviluppo non si sovrapponga o in qualche modo ostacoli quello di Air France (che fornirà direttamente gli aerei necessari all’espansione). Inoltre non potranno essere operati voli domestici né a lungo raggio: entrambi resteranno prerogativa della casamadre.
Principale base di Transavia sarà l’aeroporto di Paris Orly e verranno confermate le basi secondarie di Lione e Nantes, ma non si escludono altre new entry.