Il commento del direttore
Remo Vangelista
Semplici rumors al momento, o la comparsa di una minaccia che induca ad accelerare i tempi per risolvere la situazione. Comunque stiano le cose, nella vicenda legata alla nuova Alitalia spunta ora all’orizzonte una nuova ipotesi, vale a dire un prestito ponte aggiuntivo di 200 milioni di euro. Per evitare rischi, visti i venti di tempesta che si aggirano sul trasporto aereo (e non solo) del Vecchio Continente.
L’ipotesi è stata rilanciata oggi dal Corriere della Sera e farebbe parte del pressing che i commissari straordinari stanno facendo alle parti in causa per chiudere entro i termini previsti. Non a caso proprio ieri il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli li aveva chiamati in causa spiegando ai cronisti le motivazioni del rinvio solo al 15 ottobre e non al 31 come richiesto da Fs e Atlantia.
Sviluppi con Delta
Lo stesso Patuanelli intanto avrebbe preso in mano le redini della questione per tessere le fila anche con Delta, e proprio su questo fronte emerge un’altra novità: all’investitore americano sarebbe stato chiesto un impegno nella compagine azionaria più forte rispetto al 10 per cento sin qui conosciuto. Almeno il 15 si vocifera ora, ma forse anche qualcosa in più. Naturalmente in cambio di alcune concessioni sulle loro richieste.
Tra queste ci sarebbe anche il desiderio di prendere le redini della futura compagnia con la scelta dell’amministratore delegato. Ma su questo punto Fs e Atlantia, forti del loro 60-70 per cento, non vogliono sentire ragioni.