Il commento del direttore
Remo Vangelista
E ancora una volta sembra che il solito Michael O’Leary sia riuscito a fare la previsione giusta. Per carità, molte altre volte le profezie del ceo di Ryanair non si sono avverate (Norwegian continua a essere una compagnia aerea e non è fallita, pur essendo con l’acqua alla gola), ma in questo caso il suo monito di qualche mese fa si sta avverando: per fare ripartire il mercato del trasporto aereo serviranno prezzi bassi.
Il mondo delle compagnie low cost del Vecchio Continente è tornato a ruggire e nelle ultime ore abbiamo assistito all’esplosione della guerra tariffaria, con prezzi che non si vedevano da anni sul mercato. Quegli anni d’oro del low cost quando le compagnie erano disposte a farti viaggiare al prezzo di cappuccino e brioche pur di averti a bordo. Per poi farti spendere altri soldi in ancillary più o meno fantasiose e arrivare al conto finale poco distante da quello delle major.
La premessa
Nel mese di agosto l’analisi della domanda aveva fatto scattare l’allarme tra le compagnie: terminata la bolla leisure del mese di agosto il trend delle prenotazioni si era improvvisamente arrestato e del polmone del business travel non vi era traccia. Immediatamente è partita la corsa alla riduzione dell’offerta per settembre e ottobre, in attesa di vedere cosa fare per l’inverno. Ma anche così, evidentemente, i tassi di riempimento non lasciavano intravvedere nulla di buono. Non a caso dalla sede di Ryanair era trapelata l’ipotesi di dovere tagliare ulteriormente.
Tutte le cifre
Poi da Dublino è partita la battaglia e la brigata di O’Leary ha deciso di non andarci sul leggero: un milione di biglietti a 5 euro. Solo 48 ore di tempo e per volare a settembre e ottobre. Messaggio chiaro. Il giorno dopo ha raccolto la sfida Wizz Air che, annunciando l’avvio delle rotte domestiche in Italia, ha messo a 9,90 anche i voli tra Malpensa e la Sicilia. Ma non è finita qui. Dalla Spagna è rimbalzata la notizia che Vueling ha messo sul mercato tre fasce tariffarie: 8,99, 11,99 e 21,99. Se poi si apre il sito di Volotea ecco a caratteri cubitali la proposta di voli a partire da 9 euro, mentre su quello di easyJet ci si ferma a 19,90. E probabilmente siamo solo all’inizio.