Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Abbiamo conti economici ottimi, quando mai una startup riesce a fare utili nei suoi primi sei mesi di attività?”. Parla con orgoglio il ceo di Aeroitalia Gaetano Intrieri nell’intervista con TTG Italia al termine di questa prima fase della compagnia italiana voluta da German Efromovich insieme al banchiere francese Marc Bourgade. Un’avventura partita con tutt’altre prospettive (il lungo raggio) e portata avanti con alcuni voli dalla prima base della sua storia, Forlì, e con un piede ben saldo in un segmento come quello del lungo raggio, che questa estate ha dato grandi soddisfazioni.
I risultati
“Il semestre che si chiude al 30 ottobre ci vede in attivo di quasi 3 milioni di euro – racconta Intrieri -, è stato un inizio fantastico. Certo una parte del merito va alla nostra cura maniacale dei costi, ma vuole anche dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Abbiamo usato una politica accorta e abbiamo lavorato per stabilizzarci. Ora passiamo alla fase due”. Fase due che non sarà ancora il lungo raggio, lo chiarisce subito il manager, che rimanda la partita al 2024 (“sono in corso diversi negoziati con altre compagnie per accordi di code sharing, ma questo tipo di segmento è molto più lento”, ammette); ma che sarà segnata da un’altra grande sfida.
Scommessa
“Abbiamo deciso di entrare nella tana del lupo – racconta il ceo – ma non perché siamo matti, ma perché ci piace combattere con i più bravi e imparare. Entrare a Bergamo, un’eccellenza negli aeroporti italiani, dove domina Ryanair è per noi motivo di orgoglio e una sfida che andiamo ad affrontare on frontalmente, ma sfruttando le opportunità che ci sono”. Quattro rotte per iniziare, con l’ingresso nei voli su Roma 3 volte al giorno (4 da gennaio), su Catania negli orari non coperti dalla low cost, Bacau da dicembre. Mese nel quale ci sarà anche il grande salto della rotta su Londra Heathrow: “Una cosa incredibile!”.
La prossima estate
Ma su Bergamo i piani sono ben più ampi, ferma restando l’intenzione di non mollare Forlì anche la prossima estate: qui la compagnia è al lavoro per il lancio di almeno 25 rotte da coprire grazie alla crescita della flotta: “Abbiamo 5 B737, ma diventeranno 10 la prossima estate”, assicura. Aerei a cui si aggiungono anche i due Atr 72, il primo dei quali è appena stato posizionato su Trapani. “E non molleremo il charter – prosegue Intrieri -, credo che ci saranno tre aerei dedicati al segmento che in inverno copriremo grazie anche all’accordo con l’Atalanta”.
Intanto nelle prossime settimane ci sarà un altro passo importante, con l’ingresso nei gds: “Entriamo attraverso Worldticket, ma è un primo step. Lavorare con il trade per noi è fondamentale”.