Il commento del direttore
Remo Vangelista
Arrivano quasi a sorpresa, nella serata di ieri, le dimissioni del presidente di Ita Airways Alfredo Altavilla (nella foto), a cui già da qualche settimana erano state tolte le deleghe. Le dimissioni sono arrivate alla vigilia dell’assemblea dei soci, che all’ordine del giorno aveva la rimozione dello stesso Altavilla.
La lettera di dimissioni è stata accompagnata dalla richiesta di manleva, con la rinuncia da parte del Mef a qualsiasi azione di responsabilità, e da quella di un risarcimento. Ieri sera gli uffici del Ministero dell’Economia, che pare fossero stati tenuti all’oscuro dell’azione in contropiede di Altavilla, stavano valutando la fattibilità delle richieste.
Le dimissioni del Cda
Altavilla non è l’unico ad essersi dimesso: hanno presentato la lettera anche la consigliera indipendente Frances Ouseley e i sei consiglieri espressione del Mef, Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Simonetta Giordani, Cristina Girelli, Silvio Martuccelli e Angelo Piazza, che già la scorsa settimana avevano chiesto di essere sostituiti con una richiesta al Ministero. In sella resta soltanto l’a.d. Fabio Lazzerini, ma a questo punto l’opzione di azzeramento dell’intero board diventa realistica.
Si conclude così lo scontro scoppiato all’interno del cda, che lo aveva portato a trasferire tutte le deleghe di Altavilla allo stesso Lazzerini: al presidente, si legge sul Sole 24 Ore, veniva attribuita l’intenzione di aver rallentato la conclusione della trattativa con il consorzio guidato da Certares.
Una trattativa che però oggi sembra essere rimessa in discussione dallo stesso Governo: già all’indomani della decisione su Certares presa dal precedente governo lo scorso 31 agosto, il ministro Giorgetti aveva evidenziato - come elemento di debolezza - la mancanza di un partner industriale con competenze specifiche nel settore aereo. Così erano ritornati in gioco Msc-Lufthansa, che la scorsa estate hanno presentato un'offerta per l'acquisto dell'80% della compagnia. In partita c'è anche il fondo Indigo Partners che lo scorso marzo aveva manifestato interesse.
È inoltre del 31 ottobre, solo una settimana fa, la decisione di Giorgetti di non prorogare la trattativa in esclusiva con Certares insieme a Air France-Klm e Delta. Una svolta che lascia aperte tutte le porte sulle possibili soluzioni future in merito alla privatizzazione della compagnia.
Il perfezionamento delle offerte
Tutti e tre i competitor potranno perfezionare l'offerta per meglio rispondere alle richieste contenute nel decreto sulla privatizzazione dello scorso marzo.
L’assemblea ha anche il compito di decidere sull’erogazione di altri 400 milioni, necessari per la sopravvivenza della compagnia, risorse che hanno già avuto il via libera della Commissione europea. Un’altra iniezione di denaro per superare l’inverno che non piace a tutta la compagine del nuovo Governo.
Sempre all’interno dell’assemblea si dovrebbe decidere lo snellimento del cda che dovrebbe passare da 7 consiglieri a 5, oltre all’amministratore delegato e al presidente.