Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il trade è indispensabile per gli obiettivi di crescita di Ita Airways nel 2023”. Ad attestarlo Emiliana Limosani (nella foto), chief commercial officer Ita Airways e ceo Volare, che evidenzia come nell’ultima stagione la compagnia in livrea azzurra abbia conseguito il 65% del proprio fatturato-mondo attraverso l’intermediazione, e come anche in Italia il 55% delle prenotazioni arrivino dal fronte trade.
“Nonostante i disagi creatisi negli aeroporti europei la scorsa estate - ha spiegato alla Borsa del turismo di Milano - l’immagine della nostra compagnia si è rafforzata ulteriormente. Avendo confermato la regolarità del 99% dei voli e un tasso di puntualità superiore all’82%, il mercato riconosce ormai in modo unanime la serietà di Ita Airways nel garantire il servizio”.
L’annata in corso prevede un ampliamento della flotta con 33 nuovi aerei, di cui 8 a lungo raggio (Airbus330-900), per arrivare a dicembre col 50% di mezzi rinnovati. Attesi un incremento complessivo delle destinazioni del 73% (68 in estate, di cui 22 domestiche, 36 internazionali, 10 intercontinentali), +60% passeggeri e +80% di revenue.
“Fra le novità - ha aggiunto Limosani - l’apertura delle tratte Roma-Washington (2 giugno, A330), Roma-San Francisco (1° luglio, A350) e Roma-Rio de Janeiro (29 ottobre). Ci prepariamo pure al ritorno dell’Asia: il collegamento di Delhi genera oggi un margine maggiore rispetto alle tariffe del 2019, mentre il volo su Tokyo è entrato in fase di ‘travel bubble’, col trasporto passeggeri di nuovo prioritario sul cargo. Unitamente al lancio di Jedda, Riyad e Kuwait City in inverno, puntiamo a connessioni di ‘sesta libertà’ per appoggiare i nostri voli non solo su Roma, ma anche su altri scali intermedi europei”.