Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tutto ciò che va contro il libero mercato come sempre viene visto da Ryanair con il fumo negli occhi. E anche questa volta i provvedimenti del Governo in merito alla calmierizzazione delle tariffe, in particolare per Sud e Isole provoca le reazioni indignate della low cost, nonché primo vettore per passeggeri trasportati in Italia.
“Il decreto, non capisco da dove arrivi – ha detto il ceo Eddie Wilson in un’intervista rilasciata a Repubblica -, è in netto contrasto con il regolamento 1008 dell’Unione europea che lascia le compagnie libere di fissare i prezzi. Per questo l’Europa spazzerà via le norme italiane, colpevoli di interferire con il mercato”.
La controffensiva
Il manager rivendica ancora una volta lo sviluppo delle connessioni aeree nella Penisola, dove Ryanair si avvicina ai 56 milioni di passeggeri in un anno, cifra mai raggiunta da altri vettori. “Il successo di Ryanair – rilancia - si basa su un principio fondamentale: aumentare i posti a disposizione sugli aerei e, in questo modo, tenere le tariffe molto basse. Ora, però, il governo colpisce al cuore questo schema virtuoso”.
Ma il manager non si ferma qui e rivendica il tema del libero mercato: “Ora, volare su Trapani a novembre, come fanno svariate persone, costa pochissimo. D’estate, quando tutti vogliono andare in Sicilia, costerà di più. Questo è il libero mercato. Sa, invece, chi ha provato a fissare i prezzi al posto del mercato? L’Unione Sovietica nel 1917”.
Questione Lufthansa
Accantonato il discorso attuale, Wilson si lancia poi sulle considerazioni in merito alla presenza di Lh in Italia: “Non avrete più voli intercontinentali diretti dal vostro Paese – conclude -. Sarete sempre costretti a fare tappa in Germania. Una specie di tragedia, poi mi racconterà”.