Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si tratta di uno dei furti informatici più imponenti di sempre e ha colpito trasversalmente semplici cittadini e attività di tutti i settori.
La denuncia arriva da un ricercatore di sicurezza informatica, Troy Hunt, e ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo: in un servizio di archiviazione cloud è stata individuata una cartella contenente i dati di 773 milioni di mail e 21 milioni di password rubate.
Sebbene la cartella sia stata poi rimossa, per alcune ore le informazioni sensibili sono rimaste a disposizione di chiunque per diverse ore. E il consiglio ora, nel dubbio, è di cambiare le password, soprattutto quelle legate a tipologie come l’internet banking.