Patanè rilancia la sfida:Borsa e acquisizioni

“Sono convinto che nel mercato c’è spazio anche per un numero due e anche per un numero tre anche tramite nuove acquisizioni e con uno sbarco in Borsa nel futuro”.

All’indomani dell’operazione Alpitour-Eden, esce per la prima volta allo scoperto il presidente di Uvet Luca Patanè per tracciare la rotta della crescita per competere con il gruppo torinese, anche perché, ammette, “dopo l’acquisizione di Eden, Alpitour ha consolidato la sua posizione di leader”.

Integrazione verticale
Intervistato da Repubblica su Affari & Finanza, il numero uno di Uvet conferma che la strada da continuare a seguire è quella dell’integrazione verticale, su cui ha puntato negli ultimi anni. L’imprenditore ripercorre le ultime tappe, dalla crescita del network all’acquisizione di Settemari fino all’ingresso nel trasporto aereo con Blue Panorama. Ora, spiega, la sfida è mettere insieme tutti i pezzi del puzzle “facendo parlare tra loro i singoli business che abbiamo comprato”.

Bpa e Settemari
Il punto più difficile sembra al momento quello di Blue Panorama, nonostante l'andamento per il 2018 parli di una crescita del 20 per cento, perché “il trasporto aereo è un mondo difficile. Da quando ci siamo entrati non dormo la notte pensando al prezzo del petrolio. Ma abbiamo le idee chiare”, ribadisce.  Soddisfazione piena, invece, per il progetto Settemari: "Lo scorso anno il fatturato salito dell'11 per cento - dice - e anche nel 2018 la situazione è positiva e dovremmo superare i 100 milioni di giro d'affari"

L'incoming
Dove invece Luca Patanè vuole crescere dopo l’acquisizione in America di Select Italy è il settore dell’incoming, dove al momento sono in corso trattative in Iran Iran e Germania. “Siamo ancora piccoli, ma potremmo crescere in modo abbastanza rapido perché il business tira”.

Il presidente comunque guarda avanti con fiducia e con a solita tenacia che lo contraddistingue: “Il turismo organizzato . conclude – non è un mondo dove si vive di rendita di posizione. Tanti competitor sono scomparsi. Molti attori di successo di dieci anni fa oggi non ci sono più. Noi invece siamo rimasti in piedi, siamo arrivati a 3 miliardi di ricavi e continueremo a investire”.

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