Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il mestiere di chi fa turismo? Decifrare segnali e incrociare tendenze che si manifestano in settori anche apparentemente distanti dal nostro”. Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour, svela i segreti di un grande gruppo che si approccia alla nuova cultura del viaggio. E lo fa dal palco di Start up Italia Open Summit 19, il roadshow di Confindustria Firenze e del Digital lnnovation Hub Toscana.
I numeri non bastano, bisogna interpretarli
“Sappiamo - sostiene Burgio - che il trend generale dei flussi turistici, a livello nazionale e internazionale, ha una linea crescente e questo ce lo confermano, anno dopo anno, i numeri dell’Organizzazione Mondiale del Turismo”. Avere sottomano i numeri, però, non è sufficiente, occorre saperli interpretare per scattare una fotografia il più dettagliata possibile del viaggiatore: “Chi viaggia? Quanti anni ha? Quali richieste? Come prenota? Dove si informa? Questo è il mestiere di chi fa turismo” sostiene il manager.
Capire i grandi trend
Ma non basta: chi lavora nel comparto deve arrivare a comprendere anche i grandi trend, per poter fornire alla propria clientela le risposte di cui ha bisogno: “Il turista di domani - osserva Burgio - è alla ricerca di nuove esperienze e nuove idee di viaggio e perciò è necessario dargli la possibilità di personalizzare l’offerta e di accedere a servizi extra”.
Ed è proprio ai nuovi viaggiatori che Alpitour si rivolge con UTravel, dedicata agli under 30, che ha una formula 'Blind Booking': si seleziona un periodo di 7 giorni in cui si è disposti a partire e si sceglie uno dei pacchetti all inclusive. La destinazione si scoprirà solo a pochi giorni dalla partenza.
La sostenibilità ambientale
Fra i trend di cui bisogna tener conto anche l’iperconnessione, l’attenzione alla salute e la neo ecologia. E proprio su quest’ultimo punto Alpitour, dopo aver annunciato di recente il proprio impegno sulla sostenibilità attraverso l’abolizione della plastica monouso nei propri hotel, procede con un’ulteriore iniziativa, volta a ridurre gli sprechi: il progetto di certificazione di Gstc (Global Sustainable Tourism Council), organizzazione istituita nel 2007 dal Programma delle Nazioni Unite dedicato all’ambiente e sostenuto da Unwto.