Il commento del direttore
Remo Vangelista
Lo tzunami Thomas Cook potrebbe mietere le prime vittime in Spagna. A sollevare l’allarme è stato il capo della Confederazione spagnola di hotel e alloggi turistici, Juan Molas. Secondo quanto riporta Repubblica.it, Molas ha dichiarato al quotidiano Cinco Dias che, a causa del fallimento del colosso britannico, “ci sono 500 hotel che stanno per chiudere immediatamente”. Di questi 100 dipendono direttamente dall’azienda britannica, i restanti per una percentuale che spazia dal 30 al 70 dei clienti.
La situazione, ha spiegato Molas, “potrebbe peggiorare se il governo non prende provvedimenti immediati”.
I conti che pesano
Diverse strutture si sono ritrovate con le camere vuote e l’importo degli insoluti dell’operatore britannico con gli alberghi sarebbe molto più elevato di quanto stimato nelle prime ore successive al crac. Inizialmente si parlava di 200 milioni di euro per l’intero comparto, ma la situazione sembra in realtà essere più critica. “L'importo per solo otto catene è sui 100 milioni di euro” ha precisato Molas, che rappresenta 15mila imprese alberghiere.