Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’errore viene da lontano. Diciamo qualche mese. Perché a forza di dire che il turismo stava andando a gonfie vele si è fatto un gran danno. Sia a livello governativo sia a livello regionale si è cantato vittoria troppo presto basando tutto sull'estate italiana.
Così si è creato un malinteso gigante, perché l’intera industria non può reggersi sui tre mesi di mare e di alberghi, molti aperti a singhiozzo.
E a forza di parlare di incoming si è dimenticato il valore aggiunto e il valore occupazionale delle imprese che vendono anche outgoing. Per non parlare delle agenzie di viaggio che avevano sul bancone poco prodotto e per pochi mesi.
Siamo così arrivati alla resa finale e ora anche l’incontro di ieri a Roma con il ministro del Turismo Garavaglia pare non aver entusiasmato per niente i presidenti delle varie associazioni. Usciti dall’incontro hanno ripreso la via di casa consapevoli che per gli aiuti al settore sarà necessario attendere ancora tempo. Qualcuno di loro già stamane ha espresso insofferenza e sfiducia. Ma quanto tempo si potrà ancora aspettare?