Il commento del direttore
Remo Vangelista
Primi segnali di impatto sul turismo outgoing a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo le rilevazioni delle associazioni di categoria all’interno del bilancio post pandemia del turismo organizzato, le aziende del comparto stanno assistendo ad un raffreddamento delle prenotazioni sui viaggi internazionali, dovuto al clima di timore e di incertezza generato dal conflitto bellico.
L’analisi di Astoi Confindustria Viaggi, Aidit-Federturismo Confindustria, Assoviaggi-Confesercenti, Fiavet Confcommercio e Maavi-Conflavoro Pmi, anche sul fronte incoming gli effetti rischiano di essere di un certo rilievo. A parte la perdita dei turisti russi, si teme ora anche per gli arrivi dall’America che nel 2019 avevano fatto registrare oltre 6 milioni di arrivi con oltre 16 milioni di pernottamenti e una spesa pari a 5,5 miliardi.