Il commento del direttore
Remo Vangelista
A fronte di domande per un totale di 3 miliardi sono quasi 700 i milioni assegnati a sostegno delle competitività delle imprese in base agli interventi per il turismo inseriti nel Pnrr (valore complessivo 2,4 miliardi), un sostegno indispensabile per il futuro di un settore tramortito dall’emergenza Covid.
La cifra esatta riferita dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia (nella foto) è di 698 milioni di euro. “Abbiamo trasmesso il report al servizio centrale del Pnrr - ha detto, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore -, con il successivo invio alla Commissione europea per la presentazione della richiesta di pagamento del governo per la scadenza T2 del 2022”.
Gli interventi finanziati
La misura destinata alle imprese turistiche permette di coprire parte dei costi sostenuti per interventi di ristrutturazione edilizia e di eliminazione delle barriere architettoniche, per aumentare l’efficienza energetica e per l’adozione di misure antisismiche, oltre a investimenti per digitalizzazione e innovazione. Le domande presentate sono state 7.415, di cui il 63,5% arrivate da imprese del Centro-Nord e il 36,5% da imprese del Sud. Complessivamente sono stati richiesti incentivi per ben 3 miliardi di euro (2,679 come credito d’imposta, il resto a fondo perduto), oltre tre volte le risorse disponibili (600 milioni). La linea di intervento prevalente è stata l’incremento dell’efficienza energetica e le tre Regioni con gli importi richiesti più elevati sono
Veneto, Lombardia e Campania.
Il ministero del Turismo ha previsto una quota del 40% delle risorse alle regioni del Mezzogiorno e una del 50% per interventi di efficientamento energetico. A fronte di una grande richiesta, però, le imprese che sono riuscite a ottenere gli incentivi sono state solo 3.700, vale a dire la metà di quelle che hanno fatto domanda sulla piattaforma digitale nei tempi previsti.
Accolte tutte le richieste per la digitalizzazione
Saranno invece soddisfatte tutte le richieste presentate da agenzie di viaggi e operatori turistici per interventi di digitalizzazione (credito d’imposta fino al 50% dei costi ammissibili, entro un massimale di 25mila euro per beneficiario): le domande sono state 1.202, per un valore complessivo di 15,2 milioni di euro. Numeri nettamente inferiori alle disponibilità, che era di 98 milioni.