Un’alternativa chiamata Albania: gli operatori tornano a scommetterci

Ha accelerato gli investimenti in ambito turistico e oggi l'Albania è entrata ufficialmente nel mirino dei tour operator e delle grandi catene alberghiere internazionali. Nel 2021 è stato inaugurato un secondo aeroporto internazionale a Kukes, nel nord del Paese, e un terzo è in costruzione vicino a Valona, nel sud.

Nel frattempo, il gruppo immobiliare emiratino Eagle Hills ha deciso di investire 2 miliardi di euro per la realizzazione di una nuova marina di lusso nel porto di Durazzo. Mentre anche un gruppo alberghiero come Melià punta a una presenza forte con sette progetti tra resort e hotel.

“Fino al 2019 - indica Davide Chiesi, passenger department manager di Adria Ferries - vedevamo quasi esclusivamente traffico etnico. Dallo scorso anno, invece, qualcosa è cambiato e ora si sta affermando anche la componente leisure: si tratta di fenomeno nuovo, che ci porta a pensare che l’Albania si affermerà nei prossimi anni come meta turistica”.  

Che l’Albania stia vivendo un “momento di lancio" analogo a quello vissuto dalla Croazia due decenni fa, lo crede anche Matteo Della Valle, passenger sales & marketing staff director di Gnv: “A differenza degli scorsi anni in cui il traffico etnico è stato prevalente, quest’anno stiamo registrando forti segnali di un cambio di rotta".

A dimostralo "l’interesse di alcuni t.o. che inseriscono la destinazione all’interno dei loro pacchetti, oltre a quello delle adv che riconoscono l’Albania fra le mete scelte dagli italiani".  
Ma che tipo di viaggiatore attrae oggi l'Albania? “E' una meta - spiega Jenny Nessi, destination manager di Boscolo Tours - che puó essere proposta a un viaggiatore esperto, che ama scoprire mete culturali. E' una destinazione con tante possibilità di sviluppo, che può crescere molto, ma perché possa affermarsi su larga scala bisognerebbe migliorare le strutture esistenti”.

Crede fortemente nella versatilità della meta Go4Sea: “L’Albania è oggi erroneamente conosciuta quasi solo per il mare di Saranda, invece - evidenzia il ceo Alessandro Santelia - è una meta che ha moltissimo da offrire tutto l’anno, puó contare su una natura straordinaria e su città storiche e siti archeologici di grande interesse come Girocastro, Pogradrec, Apollonia. Inoltre ha costi contenuti, ma sarebbe un errore far passare il messaggio che l’Albania è una meta low cost”.

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