Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Un foglio bianco, con un passato famoso ma un futuro ancora tutto da scrivere. Questo era il marchio Valtur quando, il 4 luglio 2018, il Gruppo Nicolaus vinse la gara indetta dal curatore fallimentare e si aggiudicò il brand storico per una cifra da molti ritenuta eccessiva. "Lo abbiamo pagato 5 milioni e 200mila euro - ricorda il ceo del gruppo, Giuseppe Pagliara - e, allora, in tanti ci avevano scambiato per pazzi". In realtà, però, il disegno del futuro di Valtur era già ben presente nella mente del gruppo: trasformare il marchio simbolo dei villaggi vacanza nell'emblema del lusso accessibile. Un ossimoro per molti, una realtà possibile secondo Pagliara: "Da una nostra analisi del prodotto turistico presente in Italia - racconta - abbiamo notato come mancasse un'offerta leisure intermedia tra l'upper upscale dei 2mila euro al giorno e la fascia medio-bassa...". (Prosegue sulla Digital edition di TTG Magazine)