Astoi, estate in crescita
“malgrado il caro prezzi”

Malgrado congiuntura economica, crisi geopolitica e fine dell’effetto ‘rebound’, la voglia di viaggiare non conosce crisi. A sottolinearlo i dati registrati dall’Osservatorio Astoi per l’estate 2024, che evidenziano ricavi del turismo organizzato in aumento del 5% rispetto allo scorso anno.

E non si tratta solo dell’effetto dovuto all’aumento dei prezzi registrato su molte destinazioni, ma di un trend generalizzato che sta premiando innanzitutto la prenotazione anticipata. Nel 2024, tre le fasi di prenotazione messe in luce da Astoi: un elevato advance booking che si è protratto da dicembre ‘23 sino a fine febbraio ’24; una contrazione della domanda da marzo a maggio ’24; una ripresa delle prenotazioni in giugno.

Si rileva una decisa attenzione ed elasticità al prezzo da parte degli italiani in fase di acquisto. I costi sono aumentati di circa il 5% e i prezzi hanno seguito questi incrementi. Relativamente al trasporto aereo, il caro voli è inevitabile conseguenza del ritardo nella consegna degli aeromobili da parte dei produttori e dell’aumento dei costi operativi, dalla manutenzione ai diritti di sorvolo, non ultimo del costo del carburante.

“Le prenotazioni per l’estate 2024 sono in crescita per tutti i nostri associati – ha commentato il presidente di Astoi, Pier Ezhata -, con un incremento medio del 5%. Emerge un andamento positivo contraddistinto da un significativo anticipo delle prenotazioni che si concentra tra dicembre e febbraio e che assicura la più ampia gamma di scelta ed i prezzi più interessanti. I viaggiatori cercano sempre più flessibilità ed esperienze segno che la domanda è in continua evoluzione ed i tour operator si stanno adoperando per rispondere a nuovi bisogni e nuove esigenze. Anche il settore ‘education’ conferma il buon andamento e un adeguamento dell’offerta, da parte dei nostri associati, per vacanze studio che abbinino i corsi di lingua ad esperienze e contatto con il territorio”.

“Dopo il rimbalzo post pandemia del 2023 - aggiunge Ezhaya - la domanda evidenzia qualche segnale di debolezza anche in virtù dell’inflazione che, pur essendo minore di quella degli anni precedenti, si fa comunque sentire sul budget vacanza degli italiani. In ogni caso il settore rimane in forte crescita e, pur adeguando le scelte per contenere gli impatti inflattivi, la vacanza si riconferma un bene primario e incomprimibile per gli italiani e ci induce a guardare con ottimismo al futuro”.

I trend

L’Osservatorio Astoi evidenzia come nell’estate si muovano in prevalenza famiglie e coppie, anche se aumentano le richieste dei viaggiatori singoli che scelgono viaggi di gruppo con accompagnatore, anche perché offrono tra i plus la condivisione di esperienze e affinità di interessi.

Il segmento famiglie si è mosso in anticipo. A fronte di un innegabile rialzo dei prezzi rispetto al pre-pandemia, gli aumenti dell’estate 2024 sono stati più contenuti rispetto all’anno scorso e non hanno privato le famiglie di ciò che ormai è divenuto un bene primario e incomprimibile come la vacanza. La reazione a una capacità di spesa ridotta si è tradotta indirizzando le scelte dei viaggiatori verso destinazioni più accessibili, categorie alberghiere leggermente inferiori, riduzione della durata del soggiorno, destagionalizzazione, con un aumento delle prenotazioni a giugno e a settembre, quando i prezzi sono più competitivi.

Si conferma in costante incremento la domanda del target alto-spendente che prenota con largo anticipo.

La durata media delle vacanze prenotate dagli italiani nell’estate 2024 è di 8,5 giorni per i soggiorni balneari e 11 giorni per tour e viaggi itineranti.

La spesa media

La spesa media a persona si attesta intorno a 920 euro per corto e medio raggio in format ‘no frills’ e mille140 euro con format club e villaggi; per quanto riguarda il lungo raggio 2mila 400 euro per vacanze mare con format club e villaggi e 3mila 600 euro per viaggi su misura.

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