Il commento del direttore
Remo Vangelista
Era il 1976 e quello che era stato un ragazzino irrequieto, sempre a caccia di nuovi stimoli, trasformava la sua passione in attività fondando Il Tucano. “A quel tempo - ricorda con nostalgia Willy Fassio (nella foto), da allora alla guida dello storico tour operator torinese – era ancora possibile trasformare un sogno in attività lavorativa”.
La svolta durante un viaggio in Amazzonia, una vera e propria spedizione che nel 1968 porta Fassio e compagni a rintracciare otto gruppi tribali che non avevano mai visto l’uomo bianco prima d’allora. “Un’esperienza indimenticabile, che ha segnato il corso della mia vita: 2000 chilometri percorsi sul rio Cano in un’avventura unica”.
Irrequieto fin da piccolo - “sono stato paracadutista, pilota, istruttore di alpinismo, speleologo” – Fassio inizia a lavorare al progetto di tour operating in un tempo in cui buona parte del mondo lontano era ancora appannaggio di pochi, avventurosi viaggiatori. “Cominciammo con le Galapagos, un paradiso naturale a quell’epoca davvero inviolato, proseguendo poi con le traversate transahariane”.
Partner di Lufthansa, Il Tucano cresce fino a diventare negli anni Ottanta l’agenzia di riferimento nell’organizzazione del Camel Trophy per gli equipaggi italiani. ”Guyana venezuelana, Costa d’Avorio, Camerun, Tanzania… in quegli anni abbiamo girato il mondo organizzando i servizi per i partecipanti. Si partiva dall’Italia con 10 Land Rover e 80 persone”.
A quel punto però Fassio decide di correggere il tiro: “Il marchio era noto per viaggi molto avventurosi, estremi. Da qui l’aggiunta di Viaggi Ricerca, proprio per rimarcare il taglio culturale e allargare la proposta a una fetta più ampia di clientela”.
Il resto è storia recente, con l’apertura progressiva ad altre aree del mondo, sempre in un’ottica tailor made fatta per piccoli numeri. Fino ad arrivare ai giorni nostri.
La storica sede di piazza Solferino a Torino è sempre la stessa, una sorta di piccolo museo con i ricordi di tante avventure, dove periodicamente vengono ospitati partner e clienti per condividere i nuovi progetti che animano Fassio e compagni. Perché “Superata l’emergenza Covid, Il Tucano è tornato”.