Italia: turismo di lusso
da 9 miliardi di spesa
Il successo dei 5 stelle

Oltre 9 miliardi di euro, con un’incidenza del 16,8% sull’ammontare complessivo dell’offerta alberghiera del Belpaese, stimata in poco più di 54 miliardi di euro. È la spesa diretta del turismo luxury in Italia registrata dagli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso secondo Demoskopika, che evidenzia come tra il 2008 e il 2024 il segmento del turismo di lusso ha registrato una crescita media superiore rispetto al comparto alberghiero nel suo complesso. In particolare, le presenze nelle strutture alberghiere sono aumentate mediamente del 5,2% annuo, mentre negli hotel 5 stelle e 5 stelle lusso la crescita ha raggiunto il +9,2% annuo, quasi il doppio rispetto alla media del settore.

Le presenze nelle strutture di fascia alta hanno sfiorato i 12,8 milioni di pernottamenti, con oltre 4,5 milioni di arrivi, confermando l'attrattività crescente dell'Italia per la clientela alto-spendente. E le previsioni di Demoskopika per i dodici mesi del 2025 segnano una crescita dei movimenti turistici del segmento d’alta gamma in Italia: circa 4,6 milioni di arrivi e poco più di 12,9 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente pari al 2% e all’1,4% rispetto all’anno precedente.

“Il turismo di lusso non va criminalizzato, perché non è nostro nemico, ma un alleato. Parliamo di un segmento importante per l’economia italiana, e che spicca per le elevate competenze e professionalità, nonché per la capacità di incentivare il lavoro, generare meccanismi virtuosi che si riflettono positivamente sul territorio, contribuendo anche a sostenere le realtà più piccole e vulnerabili – commenta il ministro Daniela Santanchè - . La crescita della domanda nella fascia alta dimostra che l’Italia è in grado di attrarre un turismo di qualità, capace di portare benefici a tutta la filiera. In un contesto economico in continua evoluzione, è giusto offrire opportunità per tutte le tasche. Non dobbiamo discriminare nessuna offerta; ogni segmento del turismo ha un suo valore e un suo pubblico. Dobbiamo continuare a promuovere un’Italia che accoglie e valorizza tutte le forme di turismo, dal lusso all’accessibile, assicurando che ogni visitatore possa trovare la propria esperienza ideale”.

A livello regionale i primi cinque sistemi turistici del Paese per il luxury travel risultano essere quelli di Lazio, Campania, Lombardia, Sardegna e Veneto, mentre per quanto riguarda la domanda, gli undici paesi big spender individuati dalla ricerca (Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera, Francia, Austria, Spagna, Paesi Bassi, Canada, Australia, Giappone), che rappresentano oltre il 65% delle presenze negli esercizi alberghieri, avrebbero generato un giro d’affari, tra le varie componenti della spesa turistica, quantificabile in quasi 18 miliardi di euro.

“L’analisi ha evidenziato la solidità crescente del comparto luxury in Italia – commenta il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - contraddistinto da un’offerta ricettiva di alto livello e da una capacità di intercettare segmenti di mercato con elevata propensione alla spesa. Fra i fattori che hanno contribuito al rafforzamento del turismo a 5 stelle emergono l’attenzione alla qualità dei servizi, la valorizzazione delle destinazioni di pregio e la creazione di esperienze esclusive per la clientela”.

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