Il commento del direttore
Remo Vangelista
Interviene direttamente l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato sulla questione delle carte d’identità elettroniche difettose che potrebbero dare problemi in caso di controlli alle frontiere.
L’Ipzs conferma un difetto nei documenti emessi tra il mese di ottobre del 2017 e febbraio 2018 e a essere coinvolte sono state “circa 299mila carte valide per l’espatrio, per le quali potrebbero essere effettuati dei controlli presso le frontiere”, si legge in una nota.
“Per queste carte d’identità elettronica – prosegue il comunicato - la data di emissione, stampata correttamente sul fronte del documento nella posizione indicata nella figura sottostante, è memorizzata in modo non corretto tra i dati secondari del microprocessore”.
Tuttavia, precisa ancora l’Ipzs, l’errata memorizzazione non rende inefficace la validità del documento “né tantomento la possibilità di utilizzarlo per attraversare le frontiere. Sono state in ogni caso intraprese tutte le azioni per comunicare a livello nazionale ed internazionale i seriali delle Cie con questo disallineamento, come normalmente previsto per queste situazioni, al fine di permettere una corretta identificazione nel caso in cui vengano effettuati controlli più approfonditi sui documenti in questione”.