Il commento del direttore
Remo Vangelista
“La nostra industry ha un grande futuro davanti. Ecco perché ai Governi che fanno grandi disegni su industrie già morte e non investono sul turismo, che è l’oro del nostro Paese, chiediamo più attenzione”. Parte da questa premessa l’appello lanciato dal presidente di Confturismo Luca Patanè in occasione della presentazione a Roma di una ricerca sulle vacanze di italiani e stranieri.
Tavolo per il dialogo
“Al Ministro Centinaio proponiamo di sederci a un tavolo per collaborare alla creazione di un centro raccolta e analisi dei dati sul turismo, troppo spesso frammentari e contradditori”. I dati, sostiene, Patanè, “servono come il pane agli operatori e ai decision maker delle politiche di settore”, perché, spiega, “non si può continuare a ‘navigare a vista’ su dati consuntivi – spesso in ritardo – e senza supporti adeguati per le previsioni”.
Il Dipartimento del Turismo
Secondo il numero uno di Confturismo c’é poi bisogno di creare, fin da subito, il Dipartimento del Turismo “composto principalmente da tecnici con i quali le nostre organizzazioni si possano confrontare utilmente”. Entro i primi tre mesi del 2019, “dobbiamo passare dai progetti alla realtà, o - avverte - sarà troppo tardi”.
La proposta di Patanè è quella di ripartire dal Piano strategico di sviluppo del Turismo del 2016: “adottiamolo come schema di ragionamento, aggiorniamolo ed implementiamolo. È uno strumento che c’è ma del quale non si parla da mesi”.
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