Centinaio: “Turismo di nuovo al Mibac? Perdita di tempo”

Non si è fatto attendere il commento dell’ex ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, sul nuovo assetto che il Governo Conte bis intende dare al settore, ossia il ritorno sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali. “Il ritorno del turismo al Mibac?  - dice Centinaio ad AgCult - Siamo tornati al punto di partenza. Si perderà altro tempo e si butta a mare un anno di lavoro che avevamo fatto”.  

Centinaio parte all’attacco: “Si torna al passato. Già erano stati persi sei mesi a livello burocratico per passare le competenze dal Mibac al Mipaaft. Adesso si perderà un altro mezzo anno per fare il percorso inverso”. E soprattutto, aggiunge l’esponente della Lega, “si perde un progetto che era iniziato e che era stato accolto molto positivamente dagli operatori del settore”.  

Secondo il ministro uscente, lo spostamento è una mossa voluta da Franceschini e dal PD, contrario all’idea di trasferire il comparto all’Agricoltura. Ora, la preoccupazione di Centinaio è che siano a rischio una serie di provvedimenti messi in campo: “In ballo c’è la lotta all’abusivismo nel settore ricettivo, cioè il codice identificativo nazionale che era già stato approvato e bisognava fare solo i decreti attuativi; poi c’è la questione Bolkestein, per la quale eravamo in fase di trattativa con l’Europa; inoltre c’è la legge sulle professioni; infine tutta la parte sui percorsi di formazione sul turismo”.

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