Il commento del direttore
Remo Vangelista
Da una parte la decisa accelerazione sul fronte della campagna vaccinale, dall’altra un sostegno economico immediato per tutte le categorie di lavoratori penalizzate dalle nuove restrizioni in vigore da oggi. Si muove su questi due binari l’agenda di breve termine del governo Draghi, un’agenda che non può prescindere dalla recrudescenza dei contagi, in aumento in molte regioni italiane.
Contributi immediati per chi chiude
Da qui la necessità di un’ulteriore stretta, che però deve andare di pari passo con quelli che lo stesso Draghi ha definito "contributi immediati per le nuove chiusure". È "l'azione di governo a sostegno di famiglie e imprese”, come riporta ilsole24ore.com.
I 32 miliardi già autorizzati, ricorda il presidente del Consiglio, sono interamente impegnati, ma non bastano: "Ho intenzione - annuncia - di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di economia e finanza (entro il 10 aprile), un nuovo scostamento di bilancio".
Secondo le stime più prudenti l’importo potrebbe oscillare tra gli 8 e i 10 miliardi, portando il totale a 40, ma secondo altre fonti riportate da Il Sole 24 Ore potrebbe arrivare anche a 15 nuovi miliardi in deficit. Intanto oggi pomeriggio il ministro dell’Economia Daniele Franco e quello dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà incontreranno i capigruppo della maggioranza sul decreto Sostegni. Si tratta del primo tavolo di confronto tra governo e maggioranza sul testo del provvedimento, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri la prossima settimana.
Vaccini da triplicare
Per evitare il rischio di nuove chiusure anche nei prossimi mesi non c’è, però, che una strada: accelerare sul fronte dei vaccini. “Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170mila somministrazioni al giorno – dice il premier -. L'obiettivo è triplicarlo presto. Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi, ma contiamo su una forte accelerazione anche per l'arrivo di Johnson & Johnson”.