Approvata oggi la legge di bilancio: le principali misure per turismo e imprese

Dopo il passaggio al Senato, fra il 23 e il 24 dicembre scorsi, oggi la manovra di bilancio 2022 è stata approvata anche alla Camera ed è diventata legge.

All’interno del maxi provvedimento è stato confermato il fondo da 150 milioni per il 2022 per sostenere gli operatori economici del settore "del turismo, dello spettacolo e dell'automobile”.

Per quanto riguarda la cassa integrazione, e più in generale gli ammortizzatori sociali, con una spesa di circa 3 miliardi nel 2022 si dà attuazione alla riforma, che prevede un aumento dei sussidi di disoccupazione e un’estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non inclusi, agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio. Sono previsti incentivi all’utilizzo dei contratti di solidarietà e la proroga per il 2022 e il 2023 del contratto di espansione con l’estensione a tutte le imprese che occupano più di 50 dipendenti.

Viene cancellata l’Irap per i lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva, mentre per quanto riguarda l’Irpef, le aliquote passano da cinque a quattro e saranno al 23% per i redditi fino a 15mila euro, al 25% per i redditi tra 15mila e 28mila euro, al 35% tra 28mila e 50mila euro e al 43% oltre i 50mila euro. Per i redditi fino a 15mila euro resta il bonus Renzi da 100 euro, che rimane, almeno in parte, anche fino a 28mila euro.

I lavoratori dipendenti, con redditi fino a 35mila euro all’anno (2.692 euro lordi al mese) potranno beneficiare, in via eccezionale, di uno sconto dei contributi previdenziali di 0,8 punti percentuali. Il taglio si applica per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

La legge di bilancio interviene anche sulle cartelle esattoriali: ci sarà più tempo, fino a sei mesi, per pagare, senza interessi di mora e sanzioni, le cartelle notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022.

Inoltre, si registra un intervento per le bollette gas e luce del primo trimestre 2022: vengono stanziati 3,8 miliardi di euro per tagliare in parte i costi previsti in vertiginoso aumento.

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