Il commento del direttore
Remo Vangelista
Mentre si attende il decreto relativo all’avvio delle sanzioni per commercianti e professionisti che non utilizzano il pos per i pagamenti, tornano in primo piano le polemiche relative ai costi che gli stessi devono sostenere tra installazione e commissioni. Che sembrerebbero tutt’altro che diminuiti rispetto al passato.
Secondo l’analisi effettuata da Sos Tariffe, infatti, nel confronto tra il 2015 e il 2017 le commissioni risulterebbero in crescita fino al 19 per cento, mentre i costi complessivi possono toccare punte di 6.300 euro annui, oltre il 40 per cento in più.
Prendendo in analisi pos fisso e pos mobile, per il secondo si spendono in media 61 euro per l’acquisto una tantum, cifra che sale a 77 per quello fisso. E queste rappresentano le uniche cifre in calo. Il canone fisso mensile, infatti, risulta già in aumento di oltre 10 punti percentuali; ma la stangata arriva dalle commissioni su ogni transazione: queste risultano in crescita del 18,5 per cento per il bancomat e del 19,5 per cento per le altre carte.
A pagare il costo più salato, su base annua, sono i negozianti, con punte di 6.300 euro per le carte e 4.500 per i bancomat. Cifra, come detto, che toccano punte di incremento di 40 punti percentuali.