Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dopo aver ascoltato alcuni pareri del mercato sul tema delle nuove regole in materia di Privacy, ora TTG Italia affronta l’argomento più strettamente tecnico, arrivando al cuore della normativa.
L’idea base del Gdpr, ovvero le nuove norme sulla privacy dettate dall’Europa che entreranno in vigore il prossimo 25 maggio, è racchiusa in una parola: ‘accountability’. Che, tradotta in italiano, suona esattamente come ‘responsabilità’.
Si tratta, prima ancora che di una regola, di un cambio di approccio. “Prima del Gdpr, l’azienda in materia di privacy doveva svolgere attività preventiva in base a quanto previsto dal Garante - spiega l’avvocato Federico Lucarelli (nella foto), esperto di legislazione turistica -. Ora invece è l’azienda stessa che deve attivarsi, costruendo il proprio modello per la gestione della privacy”. L’azienda, dunque, non è più un soggetto passivo, bensì un soggetto attivo. “Si passa infatti da indicazioni preventive - prosegue Lucarelli - all’autocontrollo”.
Un impatto limitato
Chiarito il principio di funzionamento delle nuove norme, Lucarelli precisa comunque che secondo lui l’impatto del cambio di regole “sarà limitato”. E aggiunge: “Ci saranno nuove prassi da mettere in atto, servirà un riallineamento delle attività”. Bisogna però precisare che, al momento, mancano ancora i decreti attuativi che dovrebbero armonizzare le nuove regole con la legislazione italiana.
Ma bisogna anche sottolineare che il Gdpr è un regolamento e dunque non necessita di una conversione: l’intervento dell’Italia si limita a ‘inserire’ le norme decise dall’Europa nel panorama dell’ordinamento italiano.
Francesco Zucco
LE PUNTATE PRECEDENTI DELL’INCHIESTA:
1 - Geo, allarme sui costi
2 - Birondi, Uvet: “Bene il Gdpr, se vale per tutti”
3 - Gdpr: Travel Advisor lancia il servizio per gestire i consensi