Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ultime ore per presentare lo spesometro. Oggi 1 ottobre, infatti, scadono i termini per l’invoi dei dati relativi al primo semestre 2018 oppure al secondo trimestre dello stesso anno, a seconda della scelta effettuata a suo tempo dal contribuente.
Per quanto riguarda le sanzioni, per coloro che non invieranno la documentazione entro la data prevista è prevista una multa di 2 euro a fattura, per un massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre. Tuttavia, sarà possibile ricorrere al ‘ravvedimento operoso’, che prevede una riduzione delle sanzioni.
Uno spesometro light
Quest’anno l’adempimento si presenta in versione ‘light’. Secondo quanto annunciato dall’Agenzia delle Entrate, i dati obbligatori da trasmettere sono i seguenti: partita Iva (o, per non agisce nell’esercizio di imprese, arti e professioni, codice fiscale) dei soggetti coinvolti nelle operazioni, data e numero della fattura, base imponibile, aliquota applicata, tipologia dell’operazione ai fini Iva se l’imposta non è indicata in fattura.
Da sottolineare anche che per le fatture di importo inferiore a 300 euro registrate cumulativamente, si potranno trasmettere le informazioni nel documento riepilogativo.
La scelta di alleggerire l’adempimento va a compensare la mancata abolizione dello Spesometro stesso, che andrà in pensione solo il prossimo anno, con il debutto della fatturazione elettronica.