La chiamata di Amazon: agenti di viaggi cercasi

Il ritorno economico immediato, probabilmente, non sarà la vera molla. Ma diventare un punto di ritiro Amazon potrebbe essere la chiave per nuove strategie di marketing territoriale. Con il progetto Counter, infatti, il colosso dell’ecommerce offre ai piccoli punti vendita, comprese le agenzie di viaggi, la possibilità di svolgere il ruolo di deposito dei pacchi da consegnare ai clienti, che verranno a ritirarli direttamente in negozio.

Come riporta ilsole24ore.com, per il momento non sono stati forniti molti dettagli sull’accordo economico con i commercianti. Ma è già stato chiarito che questi ultimi non dovranno controllare i documenti dei clienti e la giacenza massima richiesta è di 14 giorni.

In un prossimo futuro, tuttavia, potrebbe essere richiesta anche la gestione dei resi (che al momento non è prevista).

La fee per i dettaglianti
Secondo quanto risulta al portale del quotidiano finanziario, la fee riconosciuta ai negozianti che svolgeranno la funzione di punto di ritiro sarà di circa 20 centesimi per pacco. Come conteggia anche il sito di informazione, con 15 pacchi al giorno si arriva, in un anno, a circa 900 euro di incasso.

Tuttavia, le reti di punti vendita che hanno già aderito al servizio (i nomi vanno da Sisal a Fermopoint, fino alle librerie Giunti) sottolineano la possibilità di attirare nuova clientela.

Del resto, Amazon dispone di un ecommerce più che consolidato, mentre i negozi possono offrire una presenza forte e capillare sul territorio.

Per le agenzie di viaggi, il colpo potrebbe essere doppio: si tratterebbe infatti di portare in negozio una fascia di clientela abituata a comprare sul web. E, dunque, riuscire finalmente a intercettare quel target che abitualmente utilizza l’ecommerce per gli acquisti, con l’occasione per mostrargli i plus dell’agenzia di viaggi.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana