Il commento del direttore
Remo Vangelista
Misure concrete e urgenti, per intervenire tempestivamente e cercare di ridurre gli effetti della crisi in atto: le associazioni di categoria chiedono compatte che il Governo decreti lo stato di crisi del comparto e metta in atto misure straordinarie.
Le misure da adottare subito
In particolare, Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto chiedono che sull’intero territorio nazionale si proceda innanzitutto al differimento del pagamento dei contributi previdenziali e del pagamento delle imposte dirette e indirette per un periodo coincidente col perdurare della crisi e, comunque, non inferiore a dodici mesi come già avvenuto per gli eventi sismici.
Il piano di sostegno alle imprese
Inoltre, si chiede la riduzione dell’aliquota Irpef; l’accesso agevolato al credito e sospensione del pagamento delle rate dei mutui; l’accesso agevolato per le imprese agli ammortizzatori sociali esistenti e a fondi di sostegno al reddito estendendo tali misure anche alle Pmi; l’istituzione di aiuti speciali per gli organizzatori di viaggi, t.o. e adv, che consentano di coprire le perdite derivanti dall'acquisto di servizi relativi a viaggi cancellati, di superare le difficoltà nei flussi di cassa e di mantenere l’operatività aziendale in una situazione di forte contrazione dei volumi.
Le richieste alla Ue
Se la situazione dovesse continuare a lungo, sarà necessario mobilitare anche l’Ue, che dovrà creare appositi fondi europei a sostegno delle imprese italiane, alla luce dello stato di crisi.
Chiarezza sulle restrizioni negli altri Paesi
Le associazioni chiedono inoltre un intervento del Ministero degli Affari Esteri sui Paesi esteri che stanno adottando misure di restrizione all’ingresso nei confronti dei cittadini italiani, al fine di ottenere indicazioni chiare e precise sull’adozione delle eventuali misure restrittive.
I viaggi scolastici
Infine, una richiesta specifica relativa ai viaggi di istruzione, che prevede la rivalutazione da parte del Miur dell’estensione a tutto il territorio nazionale di quanto previsto dal decreto 23 febbraio 2020 per i viaggi di istruzione in Italia e all’estero. Questo comporta l’eliminazione del provvedimento restrittivo a livello nazionale e la limitazione dell’applicazione dello stesso alle sole zone incluse nel decreto e alle sole Regioni che abbiano adottato provvedimenti in tal senso, ricomprendendo l’introduzione di meccanismi di riprogrammazione dei viaggi di istruzione, al termine del periodo di sospensione.