La protesta degli advdavanti al ministero: “Adesso servono misure concrete”

"Siamo qui perché chiediamo al Governo di intervenire subito e con misure concrete. In ballo c'è un comparto da salvare che produce il 13% del Pil". Enrica Montanucci è la titolare della romana Passaggio in Volo, ma da questa mattina è davanti al Mise a guidare il sit-in che ha raccolto un migliaio tra agenzie di viaggi e operatori da tutta Italia minacciati dagli effetti del coronoavirus.

Una protesta spontanea partita dai social network venerdì scorso e ingrossatasi con il passare delle ore. "L'emergenza coronavirus ha travolto come un'onda tutto il mercato, nessuno escluso. Ecco perché lo sgravio dei contributi annunciato venerdì scorso non basta. Vogliamo misure per il credito agevolato e perché la cassa integrazione possa essere estesa anche alle piccole imprese sotto i sei dipendenti, ovvero alla maggior parte delle agenzie che ora rischiano di chiudere".

Ma è anche la professionalità dimostrata in questo momento dalla distribuzione che, secondo Montanucci, va ora messa in risalto. "Vogliamo che sia chiaro che a fronte di un web che si limita a mandare dei semplici alert a chi ha prenotato, c'è una categoria che lavora e fa anche le due di notte per riproteggere i clienti e fare in modo che i disagi non si riversino su di loro".

La voce dei manifestanti
Ma ad appoggiare la protesta in corso sono anche tanti rappresentanti di associazioni e tour operator mescolati in mezzo alla folla.

Sulla stessa lunghezza d'onda il ceo di Ixpira Guy Luongo. "Siamo qua perché il Governo deve mettere mano al portafoglio e dare il via a un vero e proprio piano Marshall a sostegno non solo delle aziende della zona rossa, ma anche di quelle del resto d'Italia che stanno facendo i conti con perdite importanti".

E lancia una proposta concreta la presidente di Assoviaggi-Confesercenti Roma e Lazio, Cinzia Renzi. "Domani saremo al tavolo convocato dall'assessore al turismo di Roma Carlo Cafarotti e lì chiederemo che i 180 milioni di euro derivati dalla riscossione della tassa di soggiorno e dagli ingressi dei pullman nella Ztl possano essere almeno in parte riutilizzati per sostenere le tante imprese in difficoltà".

"Le misure annunciate dal Governo non bastano - ha commentato il direttore di Fto, Gabriele Milani - Servono risorse e incentivi veri come lo stop alle rate di mutui almeno per i prossimi sei mesi. La filiera ha bisogno di misure straordinarie che richiederanno miliardi, non centinaia di milioni".

Amina D'Addario

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