Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sono i voucher e il Bonus Cultura i due protagonisti della lettera scritta al ministro del Turismo Massimo Garavaglia da Aiav. L’Associazione Italiana Agenti di Viaggio sottopone due proposte all’attenzione del titolare del dicastero, come spiega il suo presidente Fulvio Avataneo (nella foto). “La proroga del periodo di validità dei voucher - spiega - potrebbe non essere la soluzione più adatta” in quanto non risolve il problema, bensì si limita a posticiparlo.
Sostenere gli operatori che rimborsano i voucher
Quello che Aiav pensa è invece che la soluzione migliore sia aiutare e sostenere le agenzie di viaggi, gli organizzatori e gli operatori turistici a rimborsare i voucher alla scadenza attraverso strumenti adeguati. La proposta è che si utilizzino le risorse già stanziate dal Governo per garantire il rimborso dei voucher non onorati dagli organizzatori prevedendo anche, in collaborazione con l'Abi e i principali istituti bancari, “un sistema per la facilitazione dell'accesso al credito a tasso agevolato e di media durata per le imprese in crisi di liquidità”.
Se l'organizzatore non ha ottenuto il rimborso dei servizi prenotati da parte dei propri fornitori potrà fare ricorso al fondo nazionale di garanzia istituito al fine di rimborsare i voucher non onorati dagli organizzatori; se ha ottenuto il rimborso da parte dei propri fornitori, potrà accedere al credito con interessi favorevoli.
“È già stato difficile far accettare ai clienti un rimborso tramite voucher - sottolinea Avataneo -; la proroga rischia di gettare ulteriore cattiva luce sugli operatori, a scapito delle agenzie di viaggi”.
L'utilizzo del Bonus Cultura
La seconda proposta è focalizzata sull’intercettazione del target dei giovani e prevede l’allargamento delle attività di spesa del Bonus Cultura all'acquisto di pacchetti turistici realizzati e posti in vendita dalle agenzie di viaggi. “Abbiamo immaginato - spiega Avataneo - soluzioni di 2 notti, con tariffe agevolate su trasporti e alloggi, oltre a ticket d'ingresso e visita dei siti maggiormente rappresentativi. Il tutto, laddove possibile, privilegiando il turismo di prossimità, quindi favorendo anche le microimprese del territorio”.