Il commento del direttore
Remo Vangelista
La ripartenza dell'economia italiana passa (anche) dal Fisco. Una delle partite più importanti di questo Governo, oltre alla gestione dei fondi europei, sarà infatti la revisione del complesso sistema di tasse e imposte su imprese e contribuenti. Un passaggio fondamentale per rendere l'Italia un paese competitivo sul piano internazionale.
Ora la questione si avvia alle battute finali: mentre tutto il Paese archivia chiusure e restrizioni, sull'agenda c'è proprio la riforma del Fisco. Le commissioni Camera e Senato stanno analizzando le proposte arrivate dai partiti, con l'obiettivo di arrivare a un documento unitario entro il 30 di giugno. A questo punto partirà la proposta di legge delega che il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare entro il 31 luglio.
Punto comune
Un punto comune che sembra riunire tutte le forze presenti in Parlamento sarebbe quello di alleggerire la pressione fiscale sul ceto medio, ovvero sul terzo scaglione dei redditi soggetti all'Irpef; si tratta, come ricorda corriere.it, della fascia 28mila-55mila euro, che vede un balzo dell'aliquota dal 27% al 38%. Sugli altri temi, però... (continua nella digital edition)